Diagnosi della colite

 

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Come si diagnostica la colite? La colite spastica, conosciuta anche sindrome del colon irritabile, è una patologia che, sebbene non sia particolarmente grave, può compromettere in maniera sensibile, la vita di chi ne soffre. Fondamentale per diagnosticare questo tipo di malattia, è ovviamente la tempistica, per poter procedere prima possibile a delle cure efficaci.
Il primo ostacolo nella diagnosi della sindrome del colon irritabile, è la somiglianza dei vari sintomi con quelli di un vasto numero di altre patologie: quindi poterla distinguere non è affatto facile per l’operatore sanitario.

 

Sintomi della colite

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I tipici sintomi che caratterizzano la colite nervosa o spastica sono spasmi e crampi addominali che provocano dolori lancinanti nel basso ventre. Sovente si soffre di gonfiore addominale e flatulenza, disturbi accompagnati da diarrea, alitosi, bocca amara, alterazione del gusto, nausea e mal di testa. Nei casi più gravi si può soffrire di bruciori anali e tenesmo. Le feci possono cambiare di colore e possono contenere muco.

 

 

L’importanza del dialogo con il medico

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Fondamentale è sicuramente il dialogo con il medico per poter ottenere una diagnosi rapida ed efficace. Il medico vi chiederà uno storico delle patologie e una fondamentale indicazione della vostra condizione psichica, per individuare stati di ansia, di forte stress o pressione e arrabbiature.
Molto importante è anche l’indicazione precisa del momento in cui avvengono gli attacchi di colite, la loro frequenza e l’eventuale dipendenza da altre situazioni esterne, come appunto l’ansia, lo stress, la rabbia o la pressione lavorativa o universitaria.
Per aiutare il medico è importante nei quindici giorni antecedenti la visita, tenere un diario completo degli attacchi di colite, dell’alimentazione seguita e degli orari in cui si mangia e si hanno avuto i vari attacchi, oltre a situazioni di panico, stress e pressione come dicevamo poco sopra.

 

 

Cosa farà il medico durante la visita?

Oltre a porvi le domande di cui abbiamo ampiamente parlato, il medico si occuperà di manipolarvi l’addome cercando di individuare la vostra patologia.

 

Quali analisi dovrete effettuare per diagnosticare la colite?

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A seguito della visita, il medico procederà con l’indicarvi le analisi da effettuare. Sicuramente queste includeranno le analisi delle feci per verificare la presenza di eventuale sangue; la prova delle intolleranze, in particolare la prova dell’intolleranza al lattosio; delle analisi del sangue generiche e quella per l’intolleranza al glutine.
Se, a seguito di queste analisi e del vostro storico, il medico non dovesse avere ancora un’idea precisa della patologia, potrebbe indicarvi la rettosigmoscopia.